Cena in Emmaus, 1606

Michelangelo Merisi, detto Caravaggio
Pinacoteca di Brera

 
Caravaggio dipinse la Cena in Emmaus tra il 1605 e il 1606, probabilmente a Paliano, feudo dei Colonna, presso i quali si era rifugiato dopo aver ucciso Ranuccio Tomassoni, prima della fuga definitiva da Roma seguita alla condanna; riuscì a venderla, per il tramite di Ottavio Costa, al marchese Patrizi e nel palazzo romano della famiglia si trovava ancora nel 1939, quando fu acquistato per la Pinacoteca dalla Associazione Amici di Brera.
L’attribuzione è confermata dalla provenienza, ma anche dalle indagini (riflettografia e radiografia) che hanno permesso di individuare una versione preliminare diversa, ad attestare che non si tratta di una copia.
La rappresentazione del tavolo ricoperto da tappeto è un motivo tipico di Caravaggio, presente anche nella prima versione del soggetto che l’artista aveva già trattato nel dipinto ora alla National Gallery di Londra. Rispetto alla precedente versione il dipinto si caratterizza per una maggiore intimità ed essenzialità cromatica insieme ad un uso drammatico e teatrale della luce che risaltano la sacralità del momento raffigurato.

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