Veduta del bacino di San Marco dalla Punta della Dogana, 1740 - 1745

Canaletto (Giovanni Antonio Canal) - Olio su tela - cm 53 × 70

La Veduta del bacino di San Marco di Canaletto giunse a Brera nel 1828 insieme alla Veduta del Canal Grande verso la punta della Dogana da campo Sant’Ivo. Si tratta di soggetti molto cari all’autore, che li replicò più volte variando l’angolatura e l’ampiezza della visuale: le due versioni di Brera vengono datate attorno al 1740-1745 circa, vale a dire negli anni immediatamente precedenti al viaggio di Canaletto in Inghilterra.

L’artista fu uno dei capiscuola del genere della veduta, che ebbe nel Settecento un eccezionale successo internazionale e conobbe le sue massime espressioni nelle rappresentazioni della città lagunare: divenuta il simbolo della città ricca e serena, Venezia fu immortalata nello splendore dei suoi palazzi e nella grandiosità delle sue chiese affacciate sull’acqua, entro un’atmosfera senza tempo illuminata da una tipica luce scintillante.

Specifico della pratica pittorica di Canaletto fu poi l’uso della “camera ottica”: le fonti coeve ci raccontano che l’artista disegnava dal vero e si serviva di questo strumento per riprendere con precisione proporzioni e prospettive. In realtà, i numerosi disegni che possediamo – spesso appena abbozzati – suggeriscono che l’artista prendesse degli appunti durante le sedute all’aperto e che solo successivamente, nella tranquillità dello studio, li rielaborasse utilizzando righe e compassi per consolidare la precisione del disegno.

Veduta del bacino di San Marco dalla Punta della Dogana
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