Pascoli di primavera, 1896

Giovanni Segantini - Olio su tela - cm 95 × 155

Il quadro era amatissimo da Segantini che lo riteneva fra i suoi più riusciti e fra i più significativi della propria visione poetica. Dipinto nel 1896, fu subito esposto alle mostre internazionali di Monaco, Zurigo e Venezia ed entrò immediatamente nella raccolta Hennemberg di Zurigo; lì rimase fino al 1898, quando fu venduto alla collezione di stato austriaca per 25.000 fiorini.

Rientrò nel mercato antiquario nel 1949 e fu acquistato su segnalazione di Fernanda Wittgens da Carlo Pesenti, all’epoca presidente dell’Associazione Amici di Brera. Il soggetto naturalista del paesaggio montano, trattato a sottili pennellate di colori puri accostate secondo la tecnica del divisionismo, è interpretato dall’artista in chiave simbolista, entro un’atmosfera serena e intensamente lirica.

Pascoli di primavera
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