Madonna in trono con il Bambino, Dottori della Chiesa e la famiglia di Ludovico il Moro (“Pala Sforzesca”), 1494 - 1495

Maestro della Pala Sforzesca - Olio e Tempera su tavola - cm 230 × 165

L’opera raffigura la famiglia di Ludovico il Moro inginocchiata davanti alla Vergine e ai santi Ambrogio, Gregorio Magno, Agostino e Gerolamo. Fu commissionata per la chiesa milanese di Sant’Ambrogio ad Nemus e, sulla base dei documenti d’archivio, fu eseguita nel corso del 1494. La rappresentazione qui allestita unisce all’espressione della devozione religiosa del committente la celebrazione del potere di quest’ultimo, giacché allude alla benevolenza divina nei suoi confronti e al futuro della sua dinastia, garantito dalla nascita di un erede. Quando commissionava la Pala Sforzesca, Ludovico il Moro tentava di ottenere dall’imperatore Massimiliano d’Asburgo la legalizzazione della propria signoria su Milano, esautorando alla morte di Gian Galeazzo (1494) il legittimo erede Francesco Maria Sforza. L’opera fu concepita, pertanto, come manifesto di propaganda politica, nel quale Ludovico si presentava immerso nello sfarzo del suo rango, protetto da sant’Ambrogio – che gli pone la mano sulla spalla – e accompagnato dalla moglie Beatrice e dagli eredi, uno dei quali, probabilmente, da identificare con un figlio nato fuori dal matrimonio. Per dare forma pittorica a questa fitta trama di messaggi Ludovico scelse un artista oggi ignoto e variamente identificato con uno dei seguaci lombardi di Leonardo, il quale allestì una sorta di compendio della cultura milanese del tempo, cronologicamente precoce ma stilisticamente irrisolto; nonostante il divario tra esito formale e significato dell’opera, questa affascina lo spettatore con lo straordinario impatto visivo dell’oro, delle perle e delle stoffe preziose.

Madonna in trono con il Bambino, Dottori della Chiesa e la famiglia di Ludovico il Moro (“Pala Sforzesca”)
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